1 ottobre 2013

VECCHI AMICI DA RIABBRACCIARE





Sabato sono successe due cose, luccichii da ricordare. Ho incontrato Rocco, un vecchio carissimo amico. Erano quasi otto anni che non ci vedevamo, un'eternità. Eravamo insieme all'università, condividendo i libri, i film, e soprattutto la musica. Partivamo con la sua Punto e un cd nello stereo bastava a farci stare bene. La vita e il lavoro ci hanno allontanato ma quando l'ho visto è come se il tempo ci avesse fatto un regalo, riportandoci alla magia di quei giorni senza lacrime.
Qual è la seconda cosa bella? Sono tornato a casa e ho ricevuto il messaggio di Alessio Ventura, il frontman dei Dhamm, e in un attimo un nuovo balzo all'indietro sulla Delorean dei ricordi, a quando conquistava Sanremo e le platee d'Italia. Parlare con lui è stato come ritrovare un altro amico, uno di quelli che non vedi l'ora di riabbracciare.



    INTERVISTA AD ALESSIO VENTURA - DHAMM di A. Vanzelli - A. Chimenti


Ciao Alessio, è davvero un piacere, e non è piaggeria. Questo è un blog di musica ma anche di piacevoli nostalgie. Cosa ti crea nostalgia se ripensi a quando eri bambino? Immagini, momenti, persone... Anche solo un'istantanea...

Nessuna istantanea... La quasi assenza di responsabilità, che bella sensazione!

Con quali artisti sei cresciuto? Quando è scattato il fuoco sacro per la musica?

Ho ascoltato tante cose nella mia infanzia, da Madonna agli Spandau Ballet, e il mio mentore è stato Dario, attuale chitarrista della band, con cui ho diviso il banco del liceo. Con lui sono arrivati alle mie orecchie i Dire Straits, e tanto tanto metal e trash! Comunque il fuoco sacro è scattato definitivamente nel 1987 con il primo dei Guns n' Roses... Che ci vuoi fare?

Domanda di rito. Ricordi il primo album che hai ascoltato e il primo concerto a cui hai assistito?

Il primo album? Uhmmm, sinceramente ora mi sfugge, quasi sicuramente ho cominciato con più ascolti in contemporanea. Mentre il primo concerto fu Whitney Houston al Palaeur di Roma. La data non è pervenuta nella memoria!

Quali sono stati i tuoi primi passi nel mondo musicale? A che punto sono arrivati i Dhamm?

Come tutti i ragazzi che suonavano all'epoca, ho militato in diverse band con nomi improbabili fino a corteggiare Dario perchè mi facesse entrare nella sua che già era provvista di cantante. L'ho fatto investire da un camion e il giorno dopo ero dietro al microfono!

Se non erro la vostra ascesa è stata fulminea. Dopo una breve gavetta già sbancavate Sanremo '94 con "Irene" (di cui avevamo già parlato qui). Che ricordi hai di quel Festival? Aneddoti?

Fu la nostra iniziazione nel mondo musicale e da pischelli quali eravamo, non potevamo che viverla con un'emozione travolgente e assai difficile da gestire. Da quel momento fu come se qualcuno avesse acceso un frullatore con noi dentro dimenticandosi di avvertirci. Immagina la scena!

Ricordo un Festivalbar in cui sia fisicamente sia nell'abbigliamento ricordavi molto Axl Rose, e il chitarrista Dario Benedetti Slash. Era solo un caso?

Non era un caso, no. Era la mia band preferita e in qualche modo scimmiottavo anche io. Succede quando hai un'identità in via di formazione suppongo.

Fu un periodo travolgente. L'anno dopo eravate di nuovo a Sanremo: di nuovo un successo con "Ho bisogno di te", un signor quinto posto e album in alto in classifica. Sembrava una favola. Perdonami ma... Era tutto oro ciò che luccicava?

Direi di si. Abbiamo cominciato subito in maniera esplosiva ed i primi anni furono davvero travolgenti. Poi, col tempo, credo che abbiamo pagato il prezzo della nostra acerbità.

Dopo "Ama" - terzo posto a Sanremo e terza buona canzone presentata - qualcosa si ruppe. Cosa vi successe? La butto lì, probabilmente l'essere considerati una boy-band era un macigno bello grosso da portarsi appresso per chi invece aspirava ad altro, correggimi se sbaglio...

Vero, hai colto nel segno. I primi due album erano, come dire, ingenui, in senso buono... Direi un po naif. Unisci questo ad un bell'aspetto ed ottieni ragazze compiacenti e maschi visibilmente irritati una fila dietro. Poi, in verità, dal vivo, tutti o quasi si ricredevano ma il fatto è che il repertorio era ancora piuttosto grezzo, specie sotto il profilo dei testi.

L'evoluzione porta ai Sautiva, un gruppo che si sposta verso terreni differenti, un pop-rock più elettronico. Sentivi più consone queste sonorità o la ritenevi una naturale evoluzione del vostro sound? Molti fan rimasero spiazzati...

Già con "Disorient Express" direi che chi si doveva sentire spiazzato era già stato accontentato! Sautiva fu semplicemente un ulteriore passo in avanti nella nostra ricerca musicale.

Alessio Ventura - Ritratto di A. Chimenti

I Sautiva non lasciarono tracce, chiudendo la loro storia dopo il primo cd pubblicato nel 2000. Ripensando a quel decennio oggi, a mente lucida, c'è qualcosa che non rifaresti? Proveresti a cambiare qualcosa nella storia Dhamm-Sautiva?

Domanda bastarda! Diverse cose del passato oggi non mi rappresentano più, ovviamente, ed alcune addirittura non mi spiego come ho fatto a scriverle. Ma se tutto questo è servito a diventare quello che sono oggi, no, non cambierei nulla. E non perchè mi senta chissà chi, anzi, ma perchè sto bene con me stesso e mi sento in continua evoluzione. Mi piace immaginarmi diverso di anno in anno, di canzone in canzone, e non solo dal punto di vista fisico chiaramente!

Dai Sautiva ad un gruppo pop-dance come i DB Boulevard. "Hard frequencies" ebbe un ottimo riscontro e ti riportò in luce. Come sei arrivato in territori dance?

Trasformando quella che fino ad allora era stata un'incapacità in una capacità: quella di mettermi in discussione.

Ammetto di essermi perso "Hard frequencies" al tempo e quando arrivasti con i DB Boulevard a Sanremo rimasi spiazzato. Io me li ricordavo con "Point of view" e non sapevo cosa aspettarmi con te alla voce. Invece "Basterà" mi piacque davvero molto. Che Sanremo fu? Le case discografiche lo boicottarono...

Fu un'edizione particolare, a suo modo rivoluzionaria! Avevamo tutti la sensazione di partecipare attivamente alla realizzazione del Festival e credo che più o meno fu proprio così! Secondo me sarebbe un esperimento da ripetere. Viva la libertà!!!

Nel 2006 vinciamo il Mondiale ed esplode il "Popopoppopopopo" sulle note di "Seven Nation Army" dei White Stripes. In pochi però ricordano che tre anni prima con il tuo progetto Punk Division ne avevi fatto una signora cover. Ci avevi visto lunghissimo...

Bravooooo! Ad onor del vero fui chiamato semplicemente a cantarla, l'idea fu di Mauro Ferrucci, produttore dei DB Boulevard. 

Il decennio 2000 ti ha visto spesso al fianco di Tommy Vee. Numerose cover e "Don't be blind" che diventa un bel successo e anche colonna sonora di un famoso spot. Come nacque il sodalizio con il musicista e deejay ex-Grande Fratello? Rifarete cose insieme?

Nacque sempre attraverso Mauro Ferrucci, suo socio. Tommy è una persona molto intelligente e grande imprenditore di se stesso! E' stata una bella esperienza di cui ancora lo ringrazio e dalla quale ho imparato molto, proprio perchè era un mondo fino ad allora per me sconosciuto. Non ci sentiamo spesso a dir la verità ma qualcosa mi dice che non abbiamo ancora finito...

Cosa ascolti nel tempo libero? Quali sono i tuoi frontman preferiti? Accorpo qui una mia curiosità: in un concerto ideale, quali sono le tre cover che canteresti sicuramente?

Ascolto il suono del silenzio. Quando posso Bono, Tom Chaplin, Carl Anderson ed ovviamente Freddie!
Cover? "A bad dream" dei Keane, "City of Blinding Lights" degli U2 e "Heaven on their minds" da Jesus Christ Superstar.

Dopo la grande fama, i grandi riflettori si sono un pò spenti. Quanta gente che vi leccava i piedi è sparita? Hai mantenuto amicizie nell'ambiente musicale? Intendo altri cantanti e musicisti, magari dalla fertile scena romana...

Tanta gente è sparita ma fa parte del gioco. Gli amici veri sono rimasti e in realtà non hanno mai fatto parte del gioco, loro. Ho passato tanti anni rinchiuso in studio e dunque, non frequentando più di tanto locali, pub, e via dicendo, non ho coltivato nessuna particolare amicizia "eccellente".

Oltre alla musica quali sono le tue passioni? Viaggi? Libri? Cinema?

I viaggi sicuramente... Amo la natura in modo indescrivibile ed appena possibile scappo dal cemento. Il cinema mi piace ma ci vado poco e vedo pochi film. Di libri ne leggo sicuramente di più. Non posso dirti alcun titolo sopra gli altri, sarebbe troppo riduttivo. Ora sto leggendo "Il Vangelo secondo Gesù Cristo", un libro iconoclasta e straordinariamente umano.

In vent'anni di attività nel mondo discografico c'è stata una rivoluzione. Tra mp3, Napster/Emule e Itunes, ne sono successe delle belle (delle brutte?) e si vendono pochissimi dischi ormai. Che ne pensi della situazione attuale?

Per dirla alla Pearl Jam: "It's evolution, baby"!

A metà degli anni 2000, c'è stata la reunion con i Dhamm, invocata a gran voce dai fan, e poi concretizzatasi pochi anni fa. Uno zoccolo così duro di gente che vi aspettava travalica l'effetto nostalgia non credi? Ti lusinga così tanto affetto a venti anni di distanza?

Questo è davvero incredibile per noi! Non ti nascondo che sono stati loro la molla principale che ha fatto scattare il meccanismo della reunion!

Tanto affetto che avevate persino una band fotocopiata, come abbiamo visto in tv a "Le Iene". Non capita certo a tutti di essere sostituiti da dei cloni, per di più presuntuosi e sicuri della propria sfacciata faccia di bronzo...

SOLO IN ITALIA, SUCCEDE SOLO IN ITALIA, SOLO IN ITAAAAALIA, SUCCEDE SOLO IN ITAAAALIA!

Lo scorso Aprile vi siete esibiti in un concerto gremito - con un gran bis a Settembre - ennesima dimostrazione della voglia di Dhamm che c'è. E' appena uscito "La gente giudica", il singolo nuovo: a che punto è il nuovo album? Cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo futuro?

Il prossimo futuro è molto più prossimo che futuro. L'album è previsto in uscita a fine Gennaio 2014, ormai ci siamo! Da lì in poi si riparte in tour e vai col tango!

La curiosità di ascoltarlo è molto alta! Grazie mille, un grosso in bocca al lupo!

Grazie a te, non ho mai risposto a così tante domande in una botta sola! Ora faccio un salto dal chiropratico...


Nessun commento: