12 dicembre 2014

BRUTTE FIGURE





Vacanze natalizie di un'inverno già troppo lontano. Io, Antonio, Mino e una birra che ci sta aspettando. Varchiamo la soglia del "Piazza del Congo", il locale straripa di gente e di risate. D'un tratto ci troviamo davanti un viso conosciuto.
CiaoTerrycomestai?Beneevoi?Quantotempo,chebellovedervi e bla bla bla.
Al che, io ho la brillante idea di chiederle: "E Gildo?"
Ecco, lei e Gildo si erano lasciati mesi e mesi prima e io non ne sapevo un beneamato organo riproduttore maschile. Vedo il sorriso di Terry contrarsi in una smorfia indefinibile, che nemmeno Munch avrebbe saputo ritrarre, mentre una palla enorme di pelo rotola via, portandosi la mia boccaccia maledetta.
Ovviamente Antonio e Mino lo sapevano, ma gli amici a cosa servono, se non a riderci insieme quando fai una solenne figura emmè? Beh, anche a ricordartele vita natural durante, si...

                                           LE GAFFE IN MUSICA di Antonello Vanzelli

E' passato un po' di tempo dall'ultimo articolo sulle brutte figure fatte dagli artisti musicali. L'ultima volta parlammo di Whitney Houston che salutò il pubblico portoghese con un "Ti amo Spagna", bissato alla grande dal "Thank you, Chile. Good night!" urlato dai Depeche Mode al pubblico peruviano.
Curioso quello che accadde ad Alanis Morissette nel 2003 proprio durante un concerto in Perù, come racconta Massimo Cotto nel sempre gustoso tomo "Rock Bazar". Ad attenderla 14.000 fan festanti, ripagati da un'esibizione coi fiocchi. Il concerto termina e lei è a rilassarsi in camerino, quando arrivano trafelati manager e addetti ai lavori. Lei non capisce.
"Hai detto "Thank you Brazil", ma siamo in Perù!".
Disastro! Il giorno dopo i giornali riportano la gaffe, ma senza esagerare, in fondo il live è stato splendido. Pochi giorni dopo lei è di scena proprio in Brasile, dove quella brutta figura ha invece fatto tutti contenti. Lei si scusa, ammette di aver bevuto qualche drink di troppo. Poi però qualcosa scatta nella sua testa: "Davvero ho potuto dire una cosa del genere?"
Va a risentirsi la registrazione e allora capisce che la buccia di banana non l'ha pestata lei, ma i peruviani. Ha infatti detto "Thank you, bless you". Chissà se anche ai Depeche Mode era capitato lo stesso...


Ho sbroccato con professori stronzi al liceo, con mio padre, con vecchi amici, con donne isteriche, quindi non sono la persona più indicata a parlare di una storia come questa. Riporto solo i fatti, cercando di soppesare tutto al meglio. Sono passati già sedici anni, era il novembre del 1998, e Striscia fece il boom di ascolti. Non per uno scoop giornalistico sui disservizi italici, ma per la più grande incazzatura televisiva di un artista musicale italiano. Mi riferisco all'incontro-scontro tra Zucchero e Valerio Staffelli. Quel servizio rimase nella testa e nelle parole della gente a lungo, un danno d'immagine mica da ridere per il bluesman.
Quel "Ti sputo in bocca", i modi aggressivi... Non fu una bella pagina.
Staffelli però esagerò, provocando Zucchero a lungo. Si parlava della causa per plagio intentata a Sugar Fornaciari per "Blu", che sembrava riprendere "Era lei" di Michele Pecora. E ci mise del suo, perché continuò a braccarlo facendo finta che la camera fosse spenta.

"Era accesa. 'Ascolta' gli ho detto 'se vuoi andare a bere una birra, andiamo e poi me ne vado a dormire. Se insisti... Se insisti io ti sputo in bocca...' (...) E poi sono fatto così, perdo le staffe. Dico delle stupidaggini su sua moglie, i negri. La Francesca mi ha preso il braccio, ha visto che mi stavo incazzando molto, lei mi conosce. Stavo dicendo delle idiozie.
Nel montaggio non mi hanno risparmiato, sembravo un orco ubriaco e strafatto che aggrediva Staffelli, fatto apparire come la povera vittima." Zucchero Fornaciari - Il Suono della Domenica (Mondadori, 2011)

Capita a tutti di perdere le staffe. Zucchero aveva passato fuori una bella serata, aveva bevuto e si era divertito. Staffelli lo ha intercettato alle 3 del mattino, ovviamente stanco e poco lucido. Non mi piace però chi porta allo sfinimento. Ok, consegna il tapiro e poi vai. Anche perché i fatti successivi diedero torto a Staffelli: la causa di Michele Pecora a Zucchero portò ad un nulla di fatto, l'accusa di plagio era esile - per non dire ridicola - e il perito sentenziò che non c'erano gli estremi per una condanna. Ma questo Striscia la Notizia non l'ha mai detto.


Passiamo a quella che è una goliardata, più che una brutta figura. C'è un buco nero nella storia tra John Lennon e Yoko Ono. Quasi due anni in cui Lennon si tenne a distanza da sicurezza da Yoko (prima di ricadere nella sua ragnatela) e frequentò May Pang, una ragazza di origine cinese. Siamo nel 1974, la cornice è quella di Los Angeles e quella sera Lennon, la sua fidanzata e alcuni amici sono in un locale di Santa Monica a fare baldoria.
Barcollando a causa dei troppi cocktail bevuti, Lennon va al bagno, tornando poco dopo con un assorbente attaccato alla fronte. La gente intorno è schifata, mentre Lennon e gli altri se la ridono, anche esagerando un po'. L'ex Fab Four è su di giri e cerca più volte di fermare una cameriera, che non lo degna di uno sguardo.
Lui le fa: "Ma tu sai chi sono io?"
"Si, una testa di cazzo con un assorbente sulla fronte."
Quando si dice andarsela a cercare...


E chiudiamo con Luciano Ligabue, non molto fortunato quando si parla di Rai. Qualche mese fa, infatti, durante i Music Awards 2014, Carlo Conti cannò la presentazione di "Tu sei lei", annunciandola come "Tu lo sei". Poche settimane fa, e sempre in prima serata, il triste bis. Il Tg1 stava lanciando il video del suo ultimo singolo, "Sono sempre i sogni a dare forMa al mondo", peccato che l'annunciatrice abbia fatto cilecca sul più bello, dicendo "Sono sempre i sogni a dare forZa al mondo". E questo è nulla: non sono in molti a ricordare quanto accadde quattro anni fa, quando sempre il Tg1, durante un servizio sugli album più venduti, storpiò "Arrivederci Mostro" in "Arrivederci Franzoni". Lapsus clamoroso o scherzo infantile?  Certo non sono uno scherzo i prezzi della prossima tournèe del Liga, che ha sparato alto creando malumori tra i suoi fan. Una tiratina d'orecchie se la prende anche lui... Alla prossima!

5 commenti:

Valium ha detto...

Le gaffe su Ligabue ci stanno tutte, però non le chiamerei gaffe, ma semplicemente vomiti. Si, perchè a pronunciare ogni titolo di testo di questo rockettaro di contrabbando, viene su un rigurgito difficilmente da trattenere.....
E sono solo i titoli........Ma l'effetto più devastante è sentire le sue cantilene accompagnate da atteggiamenti iper-narcisisti. La vera gaffe è lui, il monotematico.
Sono stato cattivo? Si! Io e altri milioni non dimentichiamo, e tu Vanz sai perchè!
Ciao e grazie per aver ospitato il mio sfogo. Valium

-Alma- ha detto...

Conoscevo già alcune di queste storie dal momento che quando posso adoro ascoltare l'ottimo Massimo Cotto spargere le sue pillole su Virgin Radio ma l'"Arrivederci Franzoni" mi mancava!
Sempre ottima l'idea di riproporre qui questo tipo aneddoti con articoli ben scritti e molto curati. Rinnovo i miei complimenti :)

Antonello Vanzelli ha detto...

Troppo cattivo Valium, dopo così tanti anni non ha più senso questo dualismo. A Gennaio pubblicherò un articolo sull'argomento, non so se ti piacerà ma penso sia ora di smetterla con questa sciocca rivalità e di godersi ognuno il proprio beniamino :-)

Cara Alma, hai sempre carezze per me, e me le prendo tutte :-))) Anche io vado pazzo per questi aneddoti, spero si veda il divertimento che provo nello scriverli...

Valium ha detto...

Carissimo Vanz, i dualismi ci sono sempre stati, penso ad un Celentano vs Don Backy, una Mina vs Zanicchi, gli Stones vs Beatles...ecc.
Il dualismo l'ha creato lui, il monotematico.
Di sicuro, e son certo che mi perdonerai, non leggerò il tuo articolo, anche perchè nella tua premessa mi sembra che non ci sia scampo per chi come me ha orgoglio e coerenza da vendere.
Tu non senti le ragioni che abbiamo noi, non le hai vissute e non ti toccano.
Questo tizio di Correggio invece di far parlare i numeri, dà sfogo al suo narcisismo e lo condisce con falsità da sempre e ancora oggi, altro che sono cose vecchie...
Altro che non ha più senso....
È lui che deve smetterla. È lui che dovrebbe chiedere scusa, ma dubito che lo farà.
Ma fino ad allora, noi amici di Massimo Riva, continueremo a dare voce per lui che non c'è più, e non possiamo far finta di nulla.
Fortunatamente nella storia, e non in qualche post o articolo, quest'individuo rimarrà sempre dietro il mito, molto dietro.
Ciao amico. Valium

Antonello Vanzelli ha detto...

Certo, i dualismi ci sono sempre stati, ma poi i Beatles e i Rolling Stones sotto sotto erano grandi amici :-)
Io nell'articolo non difenderò nessuno, tempo fa ne ho scritto attaccando pubblicamente il Liga quindi sulla questione la pensavo come te. Peccato che poi abbia scoperto un'altra cosa e quindi l'articolo è meglio se tu lo legga... Poi ne riparleremo :-)))
Un abbraccio!